In occasione della crisi nel comparto moda dovuta al COVID19, Armani ha inviato una lettera per stimolare un approccio più sostenibile del fashion system.
Nella sua lettera del 14/04/2020 a WWD Women’s Wear Daily, Armani scrive che la decadenza del mondo della moda di lusso è iniziata quando si è voluto vendere a ciclo continuo, secondo il criterio dell'”usa e getta” che imperversa in qualsiasi settore economico.
Questo criterio richiede che anche abiti raffinati, nati per durare nel tempo, siano scartati per far posto ad abiti sempre diversi. “Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero”, scrive lo stilista. .
Le giovani generazioni di stilisti e designer si muovono già in questa direzione. E’ normale essere attratti dal nuovo. Il nuovo è cambiamento e quindi è sinonimo di vita. Però non esiste vita che nasca dal nulla.
La moda si apre quindi ad un concetto di produzione ciclica. Dove i vestiti poco usati non vengono più gettati via, ma sempre più spesso venduti ai mercatini, disassemblati e riassemblati in forme nuove ed originali, a partire dalle loro componenti, da abili e giovani mani di stilisti e sarti.
L’obiettivo è una moda capace di recuperare dall’ambiente, e reintrodurre nel mercato, non solo ispirazione e tradizioni, ma anche materiali.
Esattamente come fa la natura.
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